InformazioneSalutePelle del viso. Tre segreti per una cute sana

Pelle del viso. Tre segreti per una cute sana

Osservarla serve a capire lo stato di salute di tutto il corpo

Pubblicato a cura della redazione web

Dormire a sufficienza, bere molto e nutrirsi bene sono i tre alleati per avere una pelle del viso sana. Per quanto riguarda il sonno il fabbisogno è individuale ma sappiamo che negli adulti varia tra le 7 e le 9 ore per notte. Riposare abbastanza aiuta la pelle a fare scorta di ossigeno: al mattino, apparirà liscia e compatta. Dal punto di vista invece dell’idratazione il consiglio vale per tutti ed è quello di assicurare all’organismo, anche nei mesi freddi, due litri circa di liquidi al giorno, anche per ricostituire il film idrolipidico del viso.

Vanno bene acqua naturale, spremute ricche di vitamina antiossidante, tè verde che apporta benefici polifenoli. Infine consumare pesce, carne bianca e legumi aiuta a fare scorta di preziosi aminoacidi che mantengono giovane la pelle del viso. Frutta a guscio e olio d’oliva apportano benefici acidi grassi che nutrono a fondo i tessuti cutanei.

Come curare la pelle del viso se è arrossata

Il viso non è solo lo specchio dell’anima ma anche la spia della salute dell’intero corpo. Un colorito roseo, con la cute sana a prescindere dall’età, è quasi sempre indice di benessere, in assenza di altri disturbi. Una pelle del viso arrossata o giallastra o, ancora, eccessivamente secca può indicare problemi interni. In alcuni casi è  opportuno rivolgersi al dermatologo.

I motivi per cui la pelle del viso appare arrossata sono molti, come la rosacea, malattia dermatologica per cui i capillari del viso si dilatano per il caldo o l’emotività senza riuscire a tornare alle dimensioni normali. Ancora, può trattarsi di malattie della pelle che coinvolgono anche il viso, ma non solo, per esempio la psoriasi, la dermatite atopica o quella seborroica. In questi casi, oltre al rossore e all’eritema, compaiono anche crosticine, la pelle tende a desquamarsi e prude.

La visita dermatologica, con osservazione diretta della cute, permette al medico di fare la diagnosi precisa e di prescrivere la cura più adatta.

Pelle irritata e ipertensione

Il viso con una pelle irritata può anche denunciare l’ipertensione arteriosa, ossia l’eccessiva pressione del sangue. Questo disturbo, legato a età e familiarità, consiste nell’aumento eccessivo della forza impressa dal sangue sulle pareti dei vasi. La pelle arrossata da ipertensione è accompagnata da altri disturbi, come mal di testa, vertigini e disturbi visivi.

Che cosa fare: effettuare più volte la misurazione della pressione arteriosa. Se risulta superiore a 120-80mmHg, ridurre il consumo di sale e consultare il proprio medico per farsi prescrivere i farmaci giusti.

Quando la pelle del viso si secca

La pelle del viso può essere più o meno secca a seconda della costituzione e dell’età di una persona, con ghiandole sebacee che producono più o meno lipidi. Se, però, si nota che, rispetto al solito, la cute è arida, spenta, “tira” e prude, può significare che il suo equilibrio si è alterato. La pelle si inaridisce se non è adeguatamente protetta contro il freddo e il secco con un prodotto in crema emolliente e nutritivo, se viene lavata eccessivamente e con detergenti aggressivi che impoveriscono il film idrolipidico, il mix di acqua e grassi che protegge la pelle dalle aggressioni ma può essere secca anche per la mancanza, nella dieta quotidiana, di alcuni nutrienti, come gli acidi grassi di olio, pesce e frutta a guscio, o in caso di alcune carenze vitaminiche.

Pelle secca, unghie fragili e capelli sottili

Se oltre alla pelle secca nella zona del viso si notano anche unghie fragili e capelli sottili, potrebbe trattarsi di uno scarso funzionamento della tiroide, o ipotiroidismo. Gli ormoni tiroidei svolgono, infatti, un ruolo essenziale nella normale produzione di sebo e per la crescita di peli e capelli.

Che cosa fare: alla diagnosi di ipotiroidismo si arriva con un prelievo del sangue per controllare il dosaggio degli ormoni tiroidei e, successivamente, con l’ecografia al collo. Se la tiroide funziona poco, l’endocrinologo prescriverà una cura con levo-tiroxina, il principale ormone tiroideo.

La crema giusta

Se si vive in un grande centro urbano, nella stagione invernale la pelle, soprattutto quella del viso, è aggredita dagli alti livelli di inquinamento, maggiore a causa dei riscaldamenti. È importante quindi utilizzare una crema da giorno che dovrebbe avere un filtro solare intorno a 15-20, perché la cute va sempre protetta dai raggi uv, oltre che dal freddo.

La carotenodermia

È importante inserire nell’alimentazione di tutti i giorni alimenti di colore giallo e arancione, come le carote e le patate dolci. Questi, infatti, sono ricchi di sostanze, chiamate carotenoidi, che hanno un effetto benefico sulla salute anche della pelle del viso, perché svolgono un’azione antiossidante contro i danni da radicali liberi (responsabili dell’invecchiamento), fumo e inquinamento.

Se, però, si esagera nel consumo di questi alimenti, può instaurarsi una situazione che viene definita carotenodermia e consiste, appunto, nella colorazione giallastra della pelle a causa dei carotenoidi.

Pelle giallastra e disturbo del fegato

È bene chiedere al medico di approfondire la questione se, oltre alla pelle del viso, anche la sclera (il “bianco” degli occhi) assume una colorazione giallastra, segno che nella pelle è diffusa una quantità eccessiva di bilirubina, prodotta dalla degradazione dei globuli rossi ormai vecchi. Questa sostanza passa dal fegato alla cistifellea e, quindi, all’intestino.

Se, però, il fegato è malato (per esempio, per una forma di epatite), oppure se il condotto tra cistifellea e intestino è ostruito, come succede se c’è un calcolo, la bilirubina non riesce a essere eliminata e si accumula nei tessuti.

Che cosa fare: è necessaria una visita dallo specialista e un’ecografia per controllare le condizioni del fegato, della cistifellea e del dotto coledoco. In questo modo, è possibile scoprire se c’è in corso una forma di epatite (che si cura con dieta e farmaci), o se è presente un calcolo che va rimosso con un intervento chirurgico.

Pelle impura

In età adolescenziale, o verso la menopausa nelle donne, si verificano una serie di squilibri ormonali che agiscono sull’attività delle ghiandole sebacee presenti nel derma e possono rendere la pelle impura, oleosa e grassa. Il sebo in eccesso tappa il “canalino” che lo trasporta dalla ghiandola alla superficie della pelle, in particolare quella del viso, formando il punto nero o comedone. I batteri presenti creano, poi, un’infiammazione, con brufoli e pustole. Occorre una visita dermatologica e l’impiego di detergenti e farmaci locali e, talvolta, anche per bocca

Pelle grassa e problema alle ovaie

Se la pelle del viso è impura e oleosa non è detto che si tratti di acne dovuta alla pubertà: potrebbe essere iperandrogenismo. Si verifica quando nella donna l’ovaio e il surrene aumentano la produzione di androgeni, ormoni che controllano lo sviluppo dei caratteri sessuali maschili, che bloccano l’ovulazione e aumentano il sebo. L’aumento può anche essere dovuto alla presenza, sull’ovaio, di cisti. La sindrome dell’ovaio policistico stimola la produzione di ormoni maschili, che si manifesta con pelle grassa, peluria, oscillazioni di peso corporeo, alopecia androgenetica.

Che cosa fare: servono l’ecografia ovarica e il dosaggio ormonale per capire se c’è policistosi ovarica, che si cura con pillole a base di ormoni.

Se diventa pallida

Le persone che hanno la pelle di fototipo 1 oppure 2 hanno una cute tendenzialmente molto chiara e spesso anche i capelli e gli occhi lo sono. Diverso è se la pelle del viso diventa all’improvviso pallida e fa assumere alla persona un aspetto sbattuto e poco sano.

La cute pallida può essere dovuta a cattive abitudini di vita: il fumo, per esempio, la mancanza di sonno, la scarsa attività fisica. Anche la pressione bassa (che non è detto che debba essere curata) può causare pallore a causa dello scarso afflusso di sangue ai tessuti del viso

L’anemia può provocare la pelle pallida

Se la pelle del viso diventa pallida all’improvviso e il sintomo persiste, soprattutto se è accompagnato da stanchezza, debolezza, colorito pallido anche della congiuntiva dell’occhio, si deve sospettare un problema di anemia da carenza di ferro. L’anemia può essere causata, a sua volta, da un aumentato fabbisogno di ferro alimentare, come succede nella crescita e in gravidanza; oppure può essere legata a una perdita eccessiva di sangue, per flusso mestruale abbondante o per la presenza di emorroidi o di ulcere allo stomaco o lungo il tubo digerente. Anche chi consuma poca carne può avere problemi di anemia.

Che cosa fare: occorre effettuare il prelievo del sangue e controllare l’emocromo, la sideremia e la ferritina. Quindi, si deve capire la causa di anemia e curarla in modo mirato, per esempio risolvendo il problema delle emorroidi, o aumentando il ferro con il cibo o integratori.

Servizio di Roberta Raviolo.

Con la consulenza della dottoressa Paola Persichini, specialista in dermatologia a Milano.

SCELTI PER TE

spot_img

vedi anche

Il nuovo numero

é in edicola.