Tipico della stagione invernale, il mal di gola è un disturbo fastidioso. Attenzione però: i sintomi non vanno mai trascurati, perché con il freddo peggiora facilmente. Che sia una faringite, una laringite, una allergia oppure che il dolore alla gola sia accompagnato da otalgia, l’importante è comprenderne le cause, infettive o meccaniche, per evitare complicazioni.
Mal di gola e raffreddore
Il più diffuso è il mal di gola virale, che e si accompagna spesso a senso di spossatezza, naso chiuso, congiuntivite, voce roca e, a volte, otalgia secondaria (in caso di otalgia primaria siamo invece di fronte a un altro tipo di problema). È un disturbo che normalmente passa da solo senza bisogno di antibiotici e che trae beneficio da una cura sintomatica a base di antinfiammatori oppure antisettici locali, anche naturali, come la tintura madre di propoli.
Molto spesso contro mal di gola e raffreddore è sufficiente:
- tenere la parte al caldo,
- evitare di fumare,
- bere tanto.
Se hai anche la febbre chiama il medico
Se oltre al fastidio, sono anche presenti placche in gola, linfonodi ingrossati e compare la febbre o una leggera alterazione della temperatura potrebbe essere una tonsillite. In questi casi, se dovesse trattarsi di mal di gola batterico, e se dopo due o tre giorni il dolore non passa, è necessario chiamare il medico per farsi prescrivere l’antibiotico, che si dovrà prendere per una settimana. Inoltre, se si presentano due o più episodi di tonsillite acuta in due anni, sarebbe meglio valutare con uno specialista la necessità o meno di togliere le tonsille.
Laringite da fumo
Il fumo di sigarette apre le porte a molti disturbi. Se fumi, potrebbe trattarsi di una laringite cronica. Le sigarette, ma anche un abuso delle corde vocali per lavoro (tipico di insegnanti, cantanti, operatori dei call center) possono nel tempo provocare una laringite cronica, cioè un’infiammazione cronica della laringe. Questa si manifesta con bruciore, dolore, tosse e un’alterazione della voce, che consiste in un abbassamento del timbro o del tono. Se il problema è di questo tipo, non si ha febbre e il mal di gola non passa spontaneamente dopo pochi giorni, è necessario fare una visita dall’otorinolaringoiatra e cercare di eliminare i fattori irritanti. Quindi smettere di fumare o imparare a usare la voce, evitando sforzi eccessivi.
Se fa male di notte, può essere il reflusso gastrico
Se il dolore compare soprattutto di notte, potrebbe dipendere dal reflusso gastrico. Questo tipo di mal di gola è molto difficile da riconoscere perché i sintomi tipici del reflusso gastroesofageo, come dolori e bruciori di stomaco, non sono presenti da subito e possono manifestarsi soltanto in un secondo momento. La caratteristica principale è che si presenta soprattutto di notte, costringe a svegliarsi per tossire e può essere accompagnato da irritazione alla gola, difficoltà a deglutire e abbassamento della voce. Quindi se il sintomo si ripresenta spesso e dura più di sette giorni, è meglio rivolgersi a uno specialista
Se c’è anche prurito, può trattarsi di un’allergia
Se il mal di gola si associa a, prurito, rinite, bruciore degli occhi e lacrimazione, potrebbe dipendere da un’allergia. Infatti, anche durante la stagione invernale, e quindi in un periodo lontano dalle fioriture, si possono comunque scatenare forme allergiche verso una serie di sostanze. Queste si possono accumulare in casa, come polvere, muffe e pelo di animali domestici, ma si possono trovare anche all’esterno, come le polveri sottili che si respirano nelle città inquinate. In questi casi è bene fare attenzione ai momenti in cui i sintomi si acuiscono e parlarne con il proprio medico di base.
Ambienti chiusi e aria secca
L’ambiente caldo e secco di tante abitazioni (#CEDSAL A63) e degli uffici favorisce la comparsa di disturbi che riguardano la gola. I più comuni sono:
- laringite,
- faringite,
- raffreddore,
- tracheite,
- bronchite,
- infezione da virus respiratorio sinciziale.
Quando andare dal medico
Le forme virali passano da sole in pochi giorni, quindi se il mal di gola dura di più bisogna sempre consultare un medico. In particolare, se si nota che si ha il respiro corto e la voce si abbassa improvvisamente, è necessario andare subito dall’otorino, perché potrebbe trattarsi di edema laringeo, una complicanza della laringite, che deve essere curata tempestivamente. Lo stesso vale se si nota che, oltre alle placche in gola, vi è un gonfiore del palato, dietro la zona delle tonsille, e si ha difficoltà a deglutire, perché potrebbe essersi formato un ascesso tonsillare. In questo caso si deve intervenire al più presto per evitare problemi respiratori.
Come curarsi
La cura del mal di gola varia di molto in base al fatto che sia infettivo o irritativo, cronico o acuto e anche in base alla parte della gola che colpisce. Tuttavia la forma più comune è la faringite virale, che non necessita di una vera e propria cura, ma semplicemente di un aiuto per alleviare i sintomi, in attesa che si risolva da sola.
Rimedi
Alle prime avvisaglie di mal di gola è utile:
- spruzzare in gola uno spray disinfettante, per esempio a base di propoli, più volte al giorno.
- bere molto, per idratare le mucose e lenire l’irritazione. In primis l’acqua naturale, ma si possono consumare anche spremute, ricche di vitamine e tisane calde con l’aggiunta di miele, un dolcificante che svolge un’azione leggermente disinfettante e lenitiva.
- fare i suffumigi alla sera, prima di andare a dormire, con acqua bollente e un cucchiaio di sedo calcio.
Servizio di Elena Cassin.
Con la consulenza del dottor Mauro De Bellis, specialista in Otorinolaringoiatria al Synlab Cam di Monza.