Sempre in bella vista, potente mezzo di comunicazione e di seduzione, ma quotidianamente esposte a ripetute aggressioni, le mani possono diventare brutte denunciando forse ancora più del viso l’età anagrafica o, peggio, un invecchiamento precoce, già di per sé accelerato dalla loro natura vulnerabile. Scopriamo come ringiovanire le mani in 4 mosse con i consigli delle esperte Ginevra Migliori, medico estetico a Milano, e della dottoressa Elena Fasola, medico estetico a Milano
Le donne sono sempre più attente ai problemi delle mani
Le donne italiane, tra le più grandi “gesticolatrici” del mondo, lo stanno imparando: la giovinezza passa (anche) dalle loro mani, che l’ultimo congresso della Società italiana di medicina estetica Agorà conferma essere protagoniste di ritocchi sempre più frequenti. E non a torto. Macchie scure, pelle grinzosa e sottile come carta velina, ossa e vene in evidenza sono solo alcune delle manifestazioni visibili del tempo che scorre e/o di una beauty routine poco puntuale. La situazione vi è sfuggita di mano? La medicina estetica vi soccorre con trattamenti soft, efficaci, ma soprattutto “su misura”.
Cosa fare per non avere mani vecchie
Strette a pugno sprigionano una grande forza, eppure a caratterizzare le mani è un’immensa fragilità. Tanto è vero che invecchiano circa cinque volte più velocemente della pelle del volto. Colpa della natura, che le ha dotate di una pelle sottile e povera di sebo, dunque più vulnerabile; e colpa dell’inevitabile aggressione degli agenti esterni (raggi Uv, freddo, vento…) e delle sostanze con cui entrano costantemente a contatto più volte al giorno (acqua, detersivi…), che erodono il film idrolipidico protettivo. Ecco perché giocare d’anticipo, con guanti di lana d’inverno e di gomma per i lavori domestici nonché con l’uso quotidiano di creme ad hoc, è importante ma non sempre sufficiente.
Ogni inestetismo ha il suo trattamento
In particolare, i principali “effetti collaterali” del cronoaging (il naturale invecchiamento) e del fotoaging (i danni causati dal sole) sono: le macchie sul dorso, o lentigo solari, più chiare o più scure; la cute via via più sottile, che non nasconde più il reticolo venoso né le ossa; la perdita di grasso, collagene, elastina e acido ialuronico, che svuota il derma, conferendo alle mani un aspetto scheletrico.
Tanti inestetismi, altrettante soluzioni: quelle proposte per le mani rugose o raggrinzite dalla dottoressa Ginevra Migliori, medico chirurgo estetico, sono tutte soft e capaci di rimettere la giovinezza nelle proprie alle mani in poche sedute, senza bisturi.
Luce pulsata per le macchie scure
Nasconderle è quasi impossibile, perché le lentigo solari – sgradito regalo di ripetute esposizioni al sole senza una protezione adeguata – sono macchie piane, ma di solito piuttosto scure ed evidenti. Per cancellarle, il trattamento d’elezione è la luce pulsata.
«A differenza del laser, si tratta di un insieme di lunghezze d’onda diverse, da scegliere selettivamente a seconda dell’obiettivo, che in questo caso è la melanina, presente in concentrazioni elevate proprio laddove si formano le macchie» spiega la dottoressa Migliori. «In pratica, le radiazioni elettromagnetiche emesse da un apposito manipolo vengono assorbite dalla melanina, generando un forte calore che la distrugge» precisa l’esperta.
Dopo aver spalmato sulle mani un gel e indossato gli occhiali protettivi, che per sicurezza vengono forniti anche alla persona da trattare, il medico imposta i parametri del macchinario (numero di impulsi, frequenza e intervallo) e passa il manipolo sul dorso delle mani.
«Se le macchie sono molto scure ed evidenti, si effettua un secondo passaggio per “colpirle” in modo selettivo» aggiunge la dottoressa Migliori. Al termine della seduta, si applica un po’ di ghiaccio per raffreddare la zona e si torna tranquillamente a casa.
In un primo momento, le macchie possono diventare addirittura più scure, reazione del tutto normale.
«Nei giorni successivi, si formano delle crosticine in corrispondenza delle chiazze, che non devono essere rimosse, perché dopo circa tre settimane si staccano da sole» precisa l’esperta. La prima seduta schiarisce le macchie, ma per cancellarle di solito ci vogliono da due a quattro “richiami” a distanza di tre settimane l’uno dall’altro.
I costi sono a partire da 200 euro a seduta.
Come ringiovanire le mani con il peeling
Esfoliare (le cellule morte) per rinnovare (la cute). È questo il principio ispiratore del peeling, trattamento d’eccellenza non solo per migliorare la compattezza della pelle, quindi come metodo per ringiovanire le mani, ma anche per neutralizzare le macchie più chiare nelle persone con un fototipo molto scuro.
«Consiste nell’applicare una serie di sostanze, capaci di favorire l’esfoliazione naturale della cute, e il relativo rinnovamento, a vari livelli: da quello più superficiale, che riguarda solo l’epidermide, a quello più profondo, che arriva fino al derma» spiega la dottoressa Migliori. Oltre a eliminare le cellule morte, i peeling più nuovi esercitano anche un’azione stimolante sui fibroblasti, che si traduce in un aumento di collagene ed elastina, a vantaggio del tono e dell’elasticità cutanea.Ci sono vari tipi di peeling, da calibrare attentamente in base alla situazione: come fare per ringiovanire le mani se sono senza macchia e hanno bisogno “solo” di una rinfrescata? E se sono punteggiate da macchioline chiare e hanno un colorito spento, asfittico? «Nel primo caso, si procede con un peeling “semplice”, sufficiente in caso di mani ancora relativamente giovani. Nel secondo caso, la soluzione ideale è abbinare un peeling più profondo, per esempio un Tca al 30% per effettuare toccature sulle macchioline, a un peeling più superficiale, per esempio un mix di acidi (salicilico, glicolico o citrico), per uniformare il colorito e stimolare il processo di ringiovanimento» conclude l’esperta.
La posa delle sostanze esfolianti dura qualche minuto, poi si sciacquano via e si applica una crema specifica. I risultati sono immediati sul fronte antiage: le mani acquistano luminosità e turgore, mentre per le macchioline bisogna aspettare qualche giorno.
I costi vanno da 300 euro a seduta.
Filler Radiesse per rimpolpare le mani
Seducente punto di forza quando sono candide, lisce e piene, le mani possono diventare il proprio tallone d’Achille quando appaiono ossute, grinzose, solcate da tendini e vene in evidenza, un po’ da strega, magari in netto contrasto con un viso ancora fresco. Al di là della predisposizione genetica e della propria corporatura, con presenza o meno di grasso, il passare del tempo erode comunque la componente adiposa sotto dermica, assottigliando la cute al punto da renderla quasi trasparente. Per riconquistare mani di fata, la bacchetta magica si chiama Radiesse, l’unico filler ad aver ricevuto, negli Usa, la benedizione della severa Fda per“riempire” il dorso delle mani.
Il filler è un trattamento iniettivo, ma niente dolore.
«Si effettua preventivamente un’infiltrazione di anestetico tra un metacarpo e l’altro, in modo da scongiurare ogni fastidio» assicura la dottoressa Migliori. Addormentata la zona, il medico passa al filler vero e proprio. «Con una cannula, si infiltra con un’iniezione retrograda e a ventaglio una soluzione di idrossiapatite di calcio, sostanza capace di stimolare la produzione di collagene ed elastina migliorando la texture della pelle, e di riempire le zone svuotate, ripristinando i volumi» conclude l’esperta. L’effetto rimpolpante dura sei mesi, poi occorre programmare un richiamo.
I costi partono da 420 euro a seduta.
Radiofrequenza per uniformare
Ci sono mani più sfortunate di altre, che hanno di tutto un po’: una pelle sottilissima e increspata, macchie e discromie, un colorito disomogeneo, una consistenza poco compatta. Per un’azione a 360 gradi, ci vuole un’arma hi-tech: la Radiofrequenza quadripolare dinamica, sofisticato macchinario che, attraverso un manipolo specifico per aree piccole,
«Riscalda in modo selettivo il derma, stimolando i fibroblasti a produrre collagene ed elastina, le sostanze che donano alla pelle compattezza ed elasticità» spiega la dottoressa Elena Fasola. «Il manipolo frazionato, invece, agisce sugli strati superficiali della cute per agevolare il processo di resurfacing, regolarizzando la produzione di melanina e uniformando il colore, mentre per un’azione mirata sulle macchie, l’ideale è l’approccio combinato di radiofrequenza con manipolo piccolo e manipolo frazionato 4RFH» aggiunge l’esperta.
È tutta una questione di manipoli differenti, passati e ripassati sul dorso delle mani dopo aver applicato un gel conduttore.
Il calore generato dal macchinario farà male?
«No, la seduta è sicura e indolore» dice l’esperta «anche perché vengono impiegate energie basse, senza rischio di scottature» aggiunge. Il trattamento dà subito risultati visibili, tuttavia di solito servono circa quattro sedute, a distanza di due settimane l’una dall’altra, mentre il top si raggiunge a circa sei mesi dalla fine del ciclo.
I costi partono da 130 euro a seduta.
Un trattamento preparatorio per le mani: la biorivitalizzazione
A volte la cute delle mani ha bisogno solo di una rinfrescata, altre volte deve essere “preparata” prima di sottoporsi ad altri trattamenti. Qui entra in gioco la biorivitalizzazione, cioè l’infiltrazione nel derma di acido ialuronico non cross linkato, cioè non riempitivo.
«Si tratta di una molecola igroscopica, che richiama acqua nella zona, aumentando l’idratazione locale, ripristinando il turgore e migliorando il trofismo» precisa la dottoressa Migliori. Per l’infiltrazione si utilizza un ago molto sottile o una microcannula, che non lasciano segni o ematomi, ma solo un leggero indolenzimento e gonfiore, che passano spontaneamente in poche ore. Il costo di una seduta parte da 160 euro.
Servizio di Lorenza Resuli.
Con la consulenza della dottoressa Ginevra Migliori, medico estetico a Milano, e della dottoressa Elena Fasola, medico estetico a Milano.
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