L’ambiente caldo e secco di tante abitazioni e degli uffici favorisce laringite, tracheite, faringite ma anche tanti altri disturbi che riguardano la gola. Ecco quali sono quelli più frequenti e quali possono essere i rimedi.
In generale è bene fare attenzione al fumo di sigaretta che apre le porte praticamente a tutti i fastidi oro-faringei: meglio cercare di smettere o “limitarsi” il più possibile. Poi, a seconda di quali sono i sintomi, si possono seguire alcuni consigli specifici e si possono adottare cure ad hoc per superare il disturbo o evitare che peggiori.
Faringite
È l’infiammazione della faringe da virus (Adenovirus, Rhinovirus), malattie esantematiche (morbillo, rosolia) o batteri (Streptococchi, Stafilococchi). Nell’ultimo caso può colpire le tonsille, con placche e febbre alta. È favorita o peggiorata dall’inalazione di sostanze irritanti (fumo, PM10). Se compare spesso può diventare cronica, soprattutto negli anziani.
I sintomi della faringite sono:
- secchezza,
- irritazione e bruciore alla gola, spesso con abbassamento della voce,
- fastidio a deglutire,
- febbre,
- mal d’orecchi.
Per curare la faringite sono utili gli antisettici, gli antinfiammatori e i preparati contro la tosse. In caso di febbre alta (oltre 39°C) da batteri, si usano gli antibiotici. Se colpisce i bambini tra i 4 e i 12 anni, il consiglio è di andare dal medico, bere molto e umidificare le stanze. Per gli adulti, no a sigarette e alcolici.
Laringite
È l’infiammazione della laringe, zona in cui sono presenti le corde vocali. In genere è dovuta a un colpo di freddo o a un virus. Le forme batteriche sono meno frequenti.
È favorita da:
- basse temperature,
- polvere,
- fumo,
- reflusso,
- un uso prolungato della voce.
I sintomi
- Voce roca o assente,
- secchezza e bruciore alla gola,
- tosse secca.
Può ripresentarsi in caso di ripetuti episodi di raffreddamento in chi soffre di reflusso e nei forti fumatori. Per curare la laringite sono utili gli antisettici per il cavo orale, i farmaci contro la tosse, i decongestionanti nasali e gli antinfiammatori. Se dopo 2-3 giorni non passa si consiglia di andare dal medico. È bene evitare:
- l’ambiente caldo e secco,
- il fumo,
- gli alcolici,
- i cibi acidi,
- le bevande bollenti.
Raffreddore
È l’infezione della mucosa che riveste il naso e la gola, scatenata da virus (come Rhinovirus e Coronavirus). Il contagio avviene respirando i virus diffusi con i colpi di tosse e gli starnuti, o toccando oggetti o superfici contaminate.
I sintomi
- Senso di solletico alla gola,
- secrezioni acquose dal naso,
- starnuti.
Se le secrezioni sono dense e giallo-verdi, può esserci una sovrainfezione batterica. Contro il raffreddore è utile evitare gli sbalzi di temperatura. Inoltre decongestionanti e lavaggi nasali aiutano a liberarsi dal muco. Se dopo qualche giorno si manifestano febbre alta e mal di gola si consiglia di andare dal medico, bere e tenere umidificati gli ambienti per fluidificare il muco.
Tracheite
È l’infiammazione della trachea, causata da batteri esterni (Stafilococchi, Streptococchi), o normalmente presenti, ma innocui. Sono fattori predisponenti l’esposizione alle sostanze irritanti, come il fumo di sigaretta.
I sintomi sono tosse secca e raucedine. Quasi sempre è associata un’infiammazione alla laringe o ai bronchi. Per curare la tracheite si usano antisettici per il cavo orale, preparati contro la tosse e antinfiammatori. Se dopo 2-3 giorni non migliora il consigliò è di andare dal medico. È bene inoltre evitare l’esposizione al freddo, allo smog, al fumo e evitare di soggiornare in ambienti caldi e secchi.
Bronchite
È l’infiammazione dei bronchi. Di solito è la complicazione di un’infezione virale; spesso c’è una sovrainfezione batterica. Può essere acuta o cronica. Sono a rischio i fumatori e le persone che vivono nelle zone con forte inquinamento atmosferico, i neonati, gli anziani e chi ha una malattia polmonare.
I sintomi
- Sibili,
- difficoltà a respirare,
- tosse persistente, prima secca, poi associata a muco giallo o verde,
- debolezza,
- fastidio al petto.
- febbre alta.
In caso di febbre alta, sono utili gli antipiretici; contro i dolori vanno bene gli antinfiammatori e contro il catarro i fluidificanti. Se, dopo 2-3 giorni, la bronchite non migliora, è bene andare dal medico. Il consiglio è anche di evitare il fumo, anche passivo, umidificare gli ambienti, non prendere freddo.
Infezione da virus respiratorio sinciziale
È un virus della famiglia dei Paramyxovirus ed è la causa più comune di infezioni alle basse vie respiratorie nei bambini di età inferiore a un anno. Attenzione a stare vicini a chi è infetto e a eventuali oggetti o superfici contaminate.
Sintomi
Nei primi giorni i sintomi (febbre oltre 39°C, tosse) sono simili a quelli di altre malattie respiratorie. Poi possono comparire un fischio e, nei casi seri, difficoltà respiratoria e forte disidratazione (poca urina, labbra secche, pianto senza lacrime). Non c’è una cura efficace e i sintomi possono essere alleviati con l’aspirazione delle secrezioni. Nei piccoli i farmaci per il raffreddore non vanno usati perché possono causare effetti collaterali. È importante che il bambino beva molto. Il consiglio è di contattare il medico nel caso in cui il bambino abbia difficoltà a respirare o altri sintomi seri o andare al Pronto soccorso.
In generale un aiuto contro i disturbi legati alla gola e derivanti da un ambiente caldo e secco può arrivare anche dagli aerosol. Con l’apparecchio per l’aerosol infatti i farmaci vengono trasformati in piccolissime goccioline che arrivano nella gola, nel naso e nella tuba uditiva, e lì svolgono la loro azione. Rispetto ai farmaci per bocca, le dosi sono inferiori e l’effetto benefico è più rapido, perché i principi attivi sono liberati direttamente negli organi interessati, riducendo gli effetti collaterali.
Servizio di Cesare Betti.
Con la consulenza del dottor Paolo Petrone, dirigente medico Orl all’ospedale San Giacomo di Monopoli (Bari)