Influenza e sindromi parainfluenzali possono essere particolarmente aggressive. E uscire indenni dalla stagione fredda a volte si rivela un’impresa più ardua del previsto. Le cure naturali per influenza e post influenza funzionano se si viene colpiti da virus, batteri o altri microrganismi. In questi casi è fondamentale non solo curarsi nel modo adeguato durante la fase acuta, ma riguardarsi anche dopo, quando si inizia a stare un pochino meglio.
- Raffreddore,
- tosse,
- catarro,
- febbre e debolezza sono duri da alleviare e combattere.
Ma i rimedi dolci offrono ottime soluzioni per calmare i disturbi, evitare le ricadute, favorire la guarigione definitiva e la ripresa. E non c’è solo la camomilla: ecco le migliori cure naturali.
Come usare i rimedi naturali contro l’influenza
Passata l’influenza, le metodiche più adeguate durante la convalescenza sono omeopatia e fitoterapia. Offrono infatti numerosi rimedi contro il raffreddore, cure naturali per riprendersi da un’influenza intestinale, per calmare la tosse e mandar via il catarro o per alleviare il senso di spossatezza. Se non indicato diversamente, ecco come utilizzarle.
In linea di massima, i rimedi omeopatici vanno presi in diluizione 9 CH: 5 granuli tre volte al giorno, da far sciogliere sotto la lingua prima dei pasti. Questa cura va continuata per almeno 20 giorni. Se le difficoltà sono psicologiche, usare la diluizione 30 CH.
Gli estratti fitoterapici si trovano sotto diverse forme. In linea di massima, i rimedi consigliati possono essere presi nella misura di 1-2 compresse di estratti secchi titolati due-tre volte al dì oppure di 30-40 gocce di tintura madre, due-tre volte al giorno. In alternativa, ci sono le tisane, da bere due volte al giorno (10 g di polvere secca in una tazza d’acqua bollente), per due-tre settimane.
Sì agli oligoelementi
Perfetti per curare i sintomi dell’influenza sono anche gli oligoelementi. Manganese, zinco e selenio stimolano i processi riparativi dell’organismo, favorendo un rapido recupero: prendere una fiala una-tre volte al dì, per 10 giorni (tenere il contenuto qualche secondo sotto la lingua).
Chi ha sofferto di malattie delle vie aeree e non riesce a capire come far calmare la tosse, può ricorrere al rame, che ha un’azione sia antibiotica sia antivirale, con le stesse modalità di cura.
Ottima anche l’associazione rame-oro-argento, che rinforza le difese: prendere tre fiale alla settimana, per tutta la stagione fredda.
Chi è debole d’intestino e cerca cure naturali per l’influenza intestinale può impiegare il complesso manganese-cobalto, che rafforza l’apparato digerente e combatte eventuali alterazioni: prendere una fiala al mattino a digiuno tre giorni alla settimana per un mese.
Superare la stanchezza con l’omeopatia
Dopo un’influenza o un’altra malattia è normale avvertire debolezza e spossatezza, a livello fisico e/o mentale. A maggior ragione, se i sintomi sono stati intensi. In genere, servono sempre alcuni giorni, se non settimane, per recuperare definitivamente le forze e rimettersi in pista. I rimedi naturali contro l’influenza sono ottimi alleati: forniscono una dose extra di energia, accelerando i tempi di ripresa. L’omeopatia offre in questo senso tantissime soluzioni.
Le persone che, dopo una malattia, si sentono molto provate, sia fisicamente sia psicologicamente, trovano un valido alleato in Kalium phosphoricum.
Silicea 30 CH agisce sulla stanchezza che compare dopo malattie acute come l’influenza e la polmonite.
Le cure naturali per influenza e post influenza funzionano anche se si ha voglia solo di stare sdraiati a letto o sul divano. In questi casi va benissimo Phosphoricum acidum, che accresce la vitalità e combatte l’astenia.
Per gli individui nervosi, che tendono ad abusare di caffè, tabacco e bevande eccitanti, è molto utile Nux vomica poiché combatte la stanchezza e, al tempo stesso, rabbia e nervosismo.
Utile poi Gelsemium sempervirens che, oltre a restituire le forze in caso di debolezza muscolare, aiuta a combattere l’ansia.
Anche Zincum metallicum è di grande aiuto, poiché riesce a donare vigore e a contrastare l’esaurimento psicofisico.
Se si è soggetti a sbalzi d’umore, per cui si tende a passare in poco tempo da uno stato di felicità a uno di malinconia e viceversa, e non si riesce a concludere nulla, è ottima Pulsatilla.
Ritrovare energia con la fitoterapia
Tra i migliori rimedi fitoterapici contro l’influenza e i suoi strascichi ci sono le piante adattogene, che permettono di adattarsi meglio allo stress fisico e mentale, incluso quello conseguente a una malattia. Qualche esempio? Ginseng coreano, eleuterococco, rhodiola, iperico e ashwagandha. Quest’ultima è una delle poche piante capaci di tonificare e dare vitalità e, al tempo stesso, di rilassare. È indicata nelle persone nervose e irrequiete, e che soffrono di insonnia.
Chi è talmente stanco da non aver voglia di fare nulla può ricorrere alla scutellaria, che ha un’azione calmante e insieme energizzante. Se ci si sente molto stanchi e indeboliti, senza energie e stressati, sono perfette piante ad azione ricostituente, come l’avena sativa e il fieno greco.
In questi casi, sono indicate poi le gemme di Ribes nigrum: stimolano le ghiandole surrenali, che aumentano il tono, la vitalità e la pressione sanguigna. Inoltre, hanno un effetto antinfiammatorio e aumentano l’efficienza del sistema immunitario. Si consiglia di prendere 50 gocce di macerato glicerico prima di colazione e di pranzo, per almeno un mese.
Soluzioni omeopatiche per rinforzare l’organismo
Se una persona contrae l’influenza o altri disturbi di stagione significa che non ha un sistema immunitario in perfetta salute. Durante la malattia, poi, le difese si abbassano ulteriormente. Ecco perché, per ristabilirsi completamente e diminuire il rischio di ricadute, è necessario rafforzare l’organismo. Per fortuna, esistono diversi rimedi green immunostimolanti e rinvigorenti.
Nell’ambito dell’omeopatia, uno dei rimedi più utili in chiave preventiva è l’Anas barbariae 200 K, che ha una tripla azione: rafforza l’organismo nei confronti delle sindromi parainfluenzali, dell’influenza e di tutte le malattie virali in genere (in particolare otiti e rinofaringiti). Può avere una certa utilità anche se si è già stati ammalati: in questo caso, infatti, iniziare a prenderlo durante la convalescenza aumenta le difese e riduce il rischio di ricadute. L’ideale è prendere un tubo dose alla settimana fino ad aprile.
In alternativa, si può ricorrere all’echinacea 5 CH o ad Allium cepa: entrambi potenziano il sistema immunitario.
Per chi si è appena lasciato alle spalle disturbi delle alte vie respiratorie ed è soggetto spesso a mal di gola, tosse, catarro, starnuti e otiti, tra i rimedi contro il raffreddore, ma non solo, è ottimo Aviaire 15 CH. Si consiglia di utilizzare un tubo dose una volta alla settimana fino alla fine dell’inverno.
Rimedi contro il raffreddore e antibiotici naturali
Uno dei rimedi fitoterapici più potenti per rafforzare il sistema immunitario è l’echinacea, che svolge una doppia azione: attiva le difese contro i microrganismi estranei e rende più efficiente il meccanismo di eliminazione dei “nemici”. È sconsigliata, però, a chi soffre di malattie autoimmuni.
Anche la propoli ha un’ottima azione immunostimolante, antibatterica e antivirale. È indicata, in particolare, quando la malattia ha colpito soprattutto la gola.
Per potenziare le difese si può impiegare, poi, l’aglio (anche in cucina): il suo principale componente, l’allina, subito dopo l’ingestione si trasforma in allicina, un efficace antibiotico naturale.
Molto utile anche il macerato glicerico di Rosa canina, ricca di vitamina C, immunostimolante e antinfiammatoria (50 gocce in mezzo bicchiere di acqua due volte al giorno, per almeno 40 giorni).
Antinfiammatori omeopatici per gli strascichi dell’influenza
I malanni di questo periodo, per quanto differenti l’uno dall’altro, hanno un minimo comun denominatore: difficilmente si risolvono in maniera netta e definitiva. Anche quando il peggio sembra passato, persistono malesseri e sintomi vari, anche se più blandi. Le medicine naturali offrono valide soluzioni per debellare definitivamente i disturbi stagionali e ristabilirsi del tutto.
Nell’ambito dell’omeopatia, dopo una febbre intensa, debilitante, che ha causato la perdita di molti liquidi, è indicato China rubra. Questo rimedio è utile in particolare a chi si sente irritabile.
- Chi ha sofferto di problemi respiratori e/o infettivi, come bronchiti o polmoniti, può ricorrere a Sulfuriodatum, che è decongestionante e antinfiammatorio.
- Se si hanno ancora episodi di nausea, vomito, diarrea, brividi e agitazione, via libera ad Arsenicum album. Ignatia amara è indicata se la nausea viene mangiando.
- Se dopo l’influenza resta un dolore ai muscoli generalizzato si può ricorrere ad Arnica montana. Quando si avvertono dolori alle articolazioni, è meglio Allium sativum.
Dalla fitoterapia anche le cure naturali per l’influenza intestinale
Quando l’influenza ha colpito soprattutto le vie respiratorie, il gemmoterapico di Carpinus betulus è il rimedio più adatto, poiché è un importante decongestionante.
- Se sono ancora presenti secrezioni dense, che ostruiscono il naso, via libera a erbe come timo, pino silvestre, eucalipto, issopo: hanno proprietà balsamiche, antisettiche, espettoranti e fluidifi canti delle secrezioni.
- Se cercate cure naturali dopo un’influenza intestinale perché soffrite ancora di qualche malessere, è perfetto il Vaccinium vitis idaea. Prendere 50 gocce di macerato glicerico in mezzo bicchiere di acqua due volte al giorno, per un mese.
- Quando si è ancora congestionati e si accusa qualche dolore e/o indolenzimento muscolare si può ricorrere alla Spirea ulmaria, che ha azione antinfiammatoria e antidolorifica.
- Per migliorare dolori e gonfiori articolari, si può usare il macerato glicerico di abete bianco. Prendere 50 gocce prima dei due pasti principali, disciolte in mezzo bicchiere di acqua, per un mese.
I consigli utili da abbinare alle cure naturali per influenza e post influenza
- Concedersi tanto riposo: è il modo migliore per guarire completamente dall’influenza, ricaricando l’organismo e aumentando le difese immunitarie.
- Limitare l’apporto di bevande ricche di caffeina (come caffè): favoriscono ansia e stress, fattori che possono indebolire ulteriormente il fisico.
- Seguire un’alimentazione ad alto carico vitaminico. Sì, in particolare, a frutta e verdura ricche di vitamina C (come agrumi, ribes, uva, peperoni, broccoli).
- Bere molto: l’acqua depura l’organismo, elimina le tossine e migliora l’efficienza delle difese respiratorie. Via libera anche a integratori a base di vitamine e sali minerali, che accelerano i tempi di ripresa.
Servizio di Silvia Finazzi.
Con la consulenza del dottor Alessandro Targhetta, medico omeopata, esperto in medicine naturali e fitoterapeuta a Venezia.