SaluteSintomi e cureMorbo di Crohn: la nuova cura salva intestino

Morbo di Crohn: la nuova cura salva intestino

Migliora i sintomi entro le prime tre settimane di trattamento

Pubblicato a cura della redazione web

È stata approvata in Italia una nuova cura nelle persone adulte con malattia di Crohn di grado da moderato a grave, che hanno avuto una risposta inadeguata o sono risultate intolleranti alle cure convenzionali o con gli anti-Tnf, oppure hanno controindicazioni per questi trattamenti.

Il nuovo farmaco si chiama Ustekinumab, primo di una nuova classe di anticorpi monoclonali che va ad agire più a monte del processo infiammatorio di quanto sia stato possibile fino a ora. Questa azione si traduce in un doppio beneficio in termini di velocità di azione e di durata della remissione. Dopo due anni, infatti, la scomparsa dei sintomi è risultata del 75% nei malati in cura con ustekinumab.

Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino

Si stima che nel mondo siano 5 milioni le persone con malattie infiammatorie croniche dell’intestino, di cui 2,5 in Europa e circa 200mila in Italia: di questi, il 60% soffre di colite ulcerosa e il 40% di malattia di Crohn. Ora, per queste malattie infiammatorie croniche, è stata approvata in Italia una cura innovativa che ha dimostrato di ottenere un miglioramento dei sintomi anche entro le prime tre settimane di trattamento e che sembra rappresentare una svolta.

Con morbo di Crohn e colite ulcerosa, infatti, il malato deve convivere per sempre e, come spesso accade in questi casi, esse condizionano in maniera pesante la quotidianità (anche se la maggior parte dei pazienti ha un’aspettativa di vita normale) e hanno un profondo impatto anche sullo stato emotivo di chi ne è colpito.

Due disturbi subdoli da tenere sotto controllo

La colite ulcerosa e la malattia di Crohn sono caratterizzate da un’infiammazione cronica dell’intestino. Si tratta di due disturbi subdoli, dal momento che le cause non sono ancora note, non esiste alcuna forma di prevenzione ed è difficile fare una diagnosi differenziale. Infatti, a volte le due malattie hanno un decorso molto simile.

La colite ulcerosa e il morbo di Crohn fanno la loro comparsa tra i 20 e i 40 anni, ma nel 20% dei casi si presentano in età pediatrica. Si manifestano entrambe con questi sintomi:

  • dolori addominali,
  • diarrea,
  • perdita di peso,
  • febbre,
  • mancanza di appetito.

Colite ulcerosa e morbo di Crohn, cosa fare

La colite ulcerosa interessa sempre il colon e il retto, l’ultima parte dell’intestino, mentre il morbo di Crohn può manifestarsi lungo tutto il tubo digerente, dalla bocca fino all’ano, anche se la zona più frequentemente interessata è la parte finale del piccolo intestino (ileite), tratti del colon (colite) o entrambi (ileo-colite).

Le due malattie vanno tenute sotto controllo con periodici esami, cure e alimentazione adeguata, per favorire il mantenimento della fase di remissione dei sintomi e trattare subito le eventuali ricadute, ma soprattutto limitare il rischio di complicanze e ridurre la necessità di ricorrere a interventi chirurgici.

Malattie infiammatorie croniche, il progetto di un Registro nazionale

La mancanza di un registro nazionale per le malattie infiammatorie croniche intestinali rende difficile avere un quadro preciso della situazione. Per questo motivo, tra i principali obiettivi delle associazioni di malati c’è la volontà di creare un Registro nazionale che li raggruppi e che raccolga e ordini le informazioni. In questo modo, sarebbe possibile ottenere dati importanti e utili per contribuire a migliorare la cura di queste malattie.

Inoltre, si potrebbero monitorare l’incidenza e l’evoluzione dei disturbi in tutta Italia, valutare l’eventuale comparsa di fattori di rischio e coordinare meglio le possibilità di diagnosi e di cura tra le varie regioni.

Sindrome di Crohn e colite ulcerosa: per saperne di più

Ecco alcuni indirizzi ai quali rivolgersi per avere maggiori informazioni sulle malattie infiammatorie croniche intestinali.

  • Ig-Ibd Italian group for inflammatory bowel disease – Il Gruppo italiano per le malattie infiammatorie croniche intestinali (Italian group for inflammatory bowel disease, Ig-Ibd) è una società scientifica nata con lo scopo di promuovere la ricerca sulla malattia di Crohn e sulla colite ulcerosa, di realizzare programmi educazionali per aiutare i medici nella diagnosi e nella cura di queste malattie e di promuoverne la conoscenza. Per ulteriori informazioni, contattare la segreteria nazionale, che ha sede a Firenze, al numero 055-20.52.717.
  • Amici – Per sostenere chi soffre di sindrome di Crohn è nata Amici (Associazione nazionale per le malattie infiammatorie croniche dell’intestino). Riunisce in Italia le persone affette da colite ulcerosa e da morbo di Crohn, i loro familiari e tutti coloro che si interessano di questi disturbi. Amici aderisce a una federazione europea che raccoglie associazioni di 15 Paesi. Per informazioni contattare la sede di Milano al numero 02-83413346.

Il cortometraggio per capire e sorridere

Per sensibilizzare sul morbo di Crohn, e sulle MICI (Malattie infiammatorie croniche intestinali), lo scorso ottobre è arrivato nelle sale cinematografi che il cortometraggio “Aspettando Crohn. L’agenda impossibile”, realizzato con ironia e un pizzico di irriverenza dagli youtubers romani “The Pills”.

Prima tappa la Lombardia, grazie alla collaborazione del circuito spazioCinema. Successivamente, sino a giugno, le regioni coinvolte saranno Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte e Sicilia.

Servizio di Cesare Betti.

Con la consulenza del professor Ambrogio Orlando, responsabile dell’unità di Malattie infiammatorie croniche intestinali all’azienda ospedaliera ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo; di Alessandro Armuzzi, segretario dell’Italian group for inflammatory bowel diseases; e del professor Silvio Danese, responsabile del centro di ricerca e cura delle Malattie infiammatorie croniche intestinali, dipartimento di Gastroenterologia all’istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano).

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