BenessereFitnessYoga e arti marziali: 6 buoni motivi per fare Jodo Hara

Yoga e arti marziali: 6 buoni motivi per fare Jodo Hara

Un connubio che porta innumerevoli benefici psicofisici.

Pubblicato a cura della redazione web

Questo particolare allenamento con il bastone è una pratica nata dopo la metà degli Anni 2000, che affonda le sue radici nelle due discipline: yoga e arti marziali. I benefici che può offrire sono davvero molteplici: interessano il corpo, la psiche, la relazione con se stessi e con gli altri. Ce li siamo fatti spiegare meglio dall’esperta.

Isabella Fontemaggi, insegnante di questa disciplina a Milano ci spiega il motivo per cui si chiama Jodo Hara yoga:

«In giapponese Jo vuol dire bastone, mentre Do sta per Via, nell’accezione di percorso, disciplina. Questa parola, quindi, potrebbe essere tradotta come “la Via del bastone”. Hara, invece, significa ventre, inteso come il centro di tutto il nostro essere, la nostra forza vitale, il luogo dove Cielo e Terra confluiscono»

L’obiettivo primario dello jodo hara è allineare i tre centri dell’essere:

  • quello emotivo;
  • quello mentale;
  • quello del radicamento, cioè della forza vitale.

Yoga con il bastone e arti marziali

Lo Jodo Hara yoga è nato nel 1987 dal fondatore e creatore di questa pratica, Gio’ Fronti.

«È stato il mio Maestro e, fin da giovane, è entrato in contatto con le arti marziali e le filosofie orientali. Si è recato poi in Giappone per approfondirle e studiare Medicina tradizionale cinese, nonché in India per studiare yoga. Non c’è, quindi, solo la parte statica della asana, le posizioni yogiche, ma anche quella dinamica della marzialità. Questa visione trova una perfetta espressione nella pratica con il bastone. Si uniscono le due discipline, e la cura del corpo e lo studio della sua correzione vengono proposti secondo i principi dell’Hara yoga»

spiega Isabella Fontemaggi

Corregge la postura

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Foto di Avrielle Suleiman

Il primo beneficio che si ha sul piano fisico praticando questo tipo di yoga, lo si avverte alla colonna vertebrale. «Il bastone, simbolicamente, la ricorda» commenta Isabella Fontemaggi. L’uso di questo strumento, infatti, è prezioso per la schiena. «Aiuta a sentirsi più sciolti, maggiormente elastici, più stabili e ad avere una postura corretta».

Inoltre, aggiunge l’esperta, grazie a questa pratica si ha la possibilità di rafforzare il centro vitale e le gambe. «Queste, infatti, simbolicamente, rappresentano le nostre radici e se non sanno sorreggerci in modo adeguato, l’equilibrio generale risulta compromesso».

Allenta le tensioni muscolari

Grazie ai Pranayama, gli esercizi di respiro consapevole tipici dello yoga, si allentano le tensioni di tutto il corpo. Ne beneficia anche la mente: ascoltando l’aria che entra e che esce dal corpo, si porta l’attenzione al qui e ora, ed è come se i pensieri si placassero. Lavorando con il bastone, che può essere tenuto con una mano o con tutte e due, si agisce su entrambi gli emisferi cerebrali e sul sistema nervoso centrale, per trovare una migliore coordinazione e permettere al corpo di autocorreggersi.

«La parte più difficile per chi inizia a fare questa pratica con il bastone, è spegnere la testa, non permettere al cervello, alla parte razionale, di guidare, ma lasciare che il corpo esprima la sua saggezza»

osserva Isabella Fontemaggi.

Allinea i tre centri vitali

Praticando lo Jodo Hara yoga in tutte le posizioni contemplate (comprese quelle tradizionali dello yoga dette asana) si arriva ad allineare i tre centri dell’essere: quello dell’Hara, ossia il radicamento e la sorgente dell’energia vitale, che si trova nel bacino; quello emotivo, che si trova all’altezza del cuore; quello mentale, che è nella parte alta del corpo.

«Arrivare all’armonizzazione di questi centri vuole dire aumentare la propria capacità di intuito, la sicurezza e la fiducia in sé. Ci si sente man mano più forti, perché si lavora sul radicamento, utilizzando l’Hara. L’idea è che piacere, creatività, sentimento e pensiero condividano la stessa visione e non siano in conflitto l’un l’altro. Con l’utilizzo del bastone, poi, si ha anche la restituzione di un aspetto artistico del movimento. Alcuni esercizi con questo strumento sono delle vere e proprie meditazioni in movimento».

Un allenamento che mira all’obbiettivo

Un altro beneficio della pratica è il raggiungimento della semplicità, di pensiero e di movimento. Ciò consiste nell’avere ben chiaro l’obiettivo da raggiungere. «Durante l’avanzamento dello studio di questa disciplina, è necessario giungere a questo traguardo. Perché il bastone, originando da un’arte marziale deve essere molto efficace e arrivare al punto il prima possibile, con rapidità e precisione» sottolinea l’insegnante.

Per raggiungere questo scopo si passa anche dallo stare fermi in una posizione insieme al proprio bastone, “respirando con lui”, in modo da sensibilizzarsi nei confronti dello strumento e di correggere la postura qualora emerga una disarmonia.

Rende concentrati e sicuri

Yoga e arti marziali
Yoga e arti marziali- foto di Katerina-Jerabkova

Praticando lo Jodo Hara yoga, si può notare anche un miglioramento della messa a fuoco degli obiettivi di vita. Isabella Fontemaggi sostiene:

«Spesso si fatica ad ascoltarsi e a comprendere esattamente cosa si desidera raggiungere durante il proprio percorso esistenziale. Lo Jodo è d’aiuto, perché diventa lo strumento per lanciare il proprio intento nel mondo, la propria visione evoluta, sostenuta da forti radici e da un cuore caldo che l’alimenta. La pratica del bastone è una metafora molto potente e per comprenderla appieno ha bisogno di pratica, come ogni Via»

Aiuta le relazioni

Il connubio di yoga, arti marziali e allenamento con il bastone, nell’Hara Yoga aiuta a studiare il controllo dell’aggressività dell’individuo trasformandola in accettazione. «Questa pratica, infatti, aiuta anche a rapportarsi meglio con se stessi e con gli altri. Lo si fa in modo più armonioso: i colpi che si apprendono e che vengono scambiati con gli altri non sono mai pericolosi, ma rispettosi della persona che si ha di fronte. Tutti gli esercizi in coppia, quindi, sono finalizzati al raggiungimento dell’equilibrio nella relazione senza mai sopraffare l’altro» spiega Isabella Fontemaggi.

I 5 elementi o Kata dello yoga con il bastone

I Kata in Jodo sono cinque e si riferiscono ai cinque elementi (terra, acqua, fuoco, aria ed etere). In Hara yoga lo studio dei 5 elementi è la base del Darshana, cioè la visione, l’aspetto etico della Pratica.

La pratica fisica che scaturisce dall’elaborazione dell’aspetto filosofico, etico, è detto Sadhana. L’applicazione nella sua completezza è detta Via.

«La pratica di un Kata composto da un’altra persona è un modo di unire l’arte alla terapia: si lavora sull’equilibrio e sugli emisferi cerebrali in modo da coordinare pensiero e azione» spiega Isabella Fontemaggi. Serve per avere un’unità di intento.

Ogni elemento ci insegna qualcosa

Ogni Elemento, visto come Darshana, ha un suo percorso evolutivo, che “fiorisce” in un insegnamento. Per quanto riguarda il Sadhana, la pratica fisica, si traduce nei Cinque Modi. A titolo esemplificativo si possono riassumere così:

Yoga e arti marziali
I 5 elementi dello yoga con il bastone

Come si svolge una lezione

Una lezione di Jodo Hara yoga dura due ore e inizia con tre quarti d’ora circa di riscaldamento, che varia a seconda dell’intenzione che si vuole perseguire e prosegue poi con l’allenamento.

Nella pratica dell’Hara yoga si alternano parti dinamiche, più intense per scaricare le tensioni, e altre più statiche, con ritmi lenti e profondi, rivolte all’ascolto di sé e del proprio respiro.

C’è poi uno studio dei colpi cioè dei possibili modi di colpire il proprio avversario, e altre forme che si possono fare con il bastone che sono chiamate Waza. Si prosegue con esercizi da soli e in coppia. In alcuni casi si parte dal fondo della sala per poi arrivare a raggiungere l’avversario e interfacciarsi con lui.

La lezione si chiude con lo studio di un Kata (che si può tradurre con forma, impronta), sequenze di movimento che un maestro crea e che, nel caso di Jodo, vanno a lavorare sull’energia dei cinque elementi: terra, acqua, fuoco, aria ed etere. Per concludere, si eseguono movimenti a terra per sciogliere la zona lombare.

Servizio di Antonella De Minico.

Con la consulenza di Gita Isabella Fontemaggi, insegnante di Jodo Hara yoga all’Associazione Arci Umanitaria di Milano

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